Avevo vent'anni e un sogno

Quando Goffredo Mameli nel 1847 scrisse Il Canto degli Italiani - meglio conosciuto come l'Inno di Mameli -, aveva vent'anni e un sogno.
Aveva il sogno di vedere un'Italia unita, un sogno condiviso da tantissimi altri uomini - suoi contemporanei e non.
Prendendo ispirazione dall'Esegesi che ha fatto Benigni il 17 Febbraio al Festival della Canzone Italiana (qui versione completa), vi invitiamo a trascorrere un piccolo attimo del vostro tempo a riflettere sulla grandezza di quest'impresa e, come Goffredo Mameli, donare il vostro estro creativo e la vostra bravura di scrittori dedicando una storia a tutti quei grandi uomini - famosi o non - che hanno fatto l'Italia.
Prendendo ispirazione dal testo dell'Inno, estrapolatene una breve frase, un verso, e ridategli vita con le vostre parole.

La storia deve essere ambientata durante il Risorgimento; il protagonista potrà essere un personaggio anonimo o un più famoso rappresentante di questo periodo. Con il termine personaggio anonimo si intende un soldato qualsiasi, che non è passato alla Storia, ma che, la Storia, l'ha fatta.
La storia deve essere incentrata sulla frase scelta, rispecchiando quindi il suo significato.
Deve risaltare l'importanza che l'Unità di Italia ha nel cuore del protagonista.

PWP, o qualsiasi genere di storia che scada nell'osceno o insulti l'Inno.
La scrittura sms e le faccine.
Il genere demenziale.
Un testo fatto unicamente da 'botta e risposta'.