Lo ammetto, non ho letto tutte quante le vostre risposte, mi perdonate?
Vogliamo parlare della mia esperienza con l'Università?Vi avviso, è piuttosto tragica...
Fino alla fine del liceo, cioè fin dopo l'esame di maturità, ero convintissima che la mia strada sarebbe stata studiare psicologia. Ero davvero interessata, appassionata! così ho preso tutte le informazioni sulle università nei "dintorni" (cioè 200 km) di casa mia, su quella che sembrava la migliore per corsi, organizzazione eccetera... Mi sono iscritta al test d'ingresso e quando mi chiedevano "cosa farai se non lo dovessi superare" io rispondevo "ma tanto lo supero XD... E comunque non c'è nient'altro che mi interessa". Solo che, un paio di giorni prima del famigerato test, un enorme dubbio mi assale e da un momento all'altro non ero più sicura di voler fare psicologia, di voler diventare una psicologa. Però mi sono detta che non posso cancellare la certezza di anni e anni per un dubbio improvviso e infondato! Così ho fatto il test l'ho superato e aspettato con ansia l'inizio delle lezioni. L'impatto è stato davvero tragico, praticamente l'opposto di quel che mi aspettavo e così quel dubbio si è rifatto sentire, facendomi riflettere sulla possibilità di cambiare facoltà. Non l'ho fatto, ho finito il primo anno e mi sono iscritta al secondo. Però ho smesso di frequentare le lezioni, non avevo voglia di studiare perché quello che studiavo non suscitava il minimo interesse in me. Allora, ho riflettuto di nuovo e mi sono accorta che quella era la strada sbagliata e che sarebbe stato meglio lasciar perdere, invece che continuare a sprecare tempo.
Tutto questo è successo un anno fa... Cioè la decisione di lasciar perdere psicologia, intendo.
Ho deciso di scegliere l'alternativa che aveva instillato il dubbio, appena prima del test: lingue.
Credo (o forse spero) che questa volta la strada sia quella giusta, le lingue mi piacciono e conoscere le culture altrettanto. Ora so come sarà l'Università, non mi lascerò più deludere e quindi credo che potrò affrontare questa nuova facoltà con più serenità.
Sono ancora un po' indecisa su quali lingue scegliere, non tanto per la mancanza di possibilità, ma per l'abbondanza! Credo che sceglierò inglese, arabo e giapponese...
e giusto per riallacciarmi al vostro discorso, nemmeno io ho mai preso in considerazione l'idea di fare qualcosa solo perché mi avrebbe portato un "lavoro sicuro", penso che la cosa migliore sia scegliere in base a ciò che piace, che interessa, altrimenti è quasi impossibile riuscire a completare un percorso di studi, ma anche a rendere bene in un lavoro che si fa per i soldi e non per passione.
Mi sono dilungata anche troppo... E se vi state chiedendo cos'ho fatto nel buco che precede la mia prima e la mia seconda iscrizione, vi dico non c'entra nulla non l'università!