Be', per me non si parla proprio di comodino, a letto c'è il rischio che mi addormenti sulle pagine - sul divano successe, non oso pensarci, quindi.
Però, in ogni caso, leggo di notte, prima di andare a dormire.
Sto finendo la rilettura de "Il cacciatore di aquiloni" di Khaled Hosseini, un libro di quelli con la "l" maiuscola. Non scenderà facilmente dal podio dei miei libri preferiti.
Devo iniziare il secondo de "Le cronache del Mondo Emerso", credo che stasera potrò già dare una letta alle prime pagine. Il primo non mi aveva particolarmente convinta, sono sempre del parere che il fantasy sia un mezzo plagio continuo - ovviamente, senza plagio non avremmo nemmeno Harry Potter, quindi non è un dito puntato completamente contro -, ma per certi aspetti mi aspettavo di più, per altri sono soddisfatta.
Inoltre ho "Seta" di A. Baricco che non riesco a mollare (ç.ç) e "Io non ho paura" di Niccolò Amminiti, che alza il livello della letteratura italiana (non è un classico, okay, ma è un libro fantastico *.*).
"Peter Pan" di Barrie è in attesa di essere riletto: è un libro a mio parere difficile, è pieno di immagini che hanno un doppio significato, forse anche triplo. Non sono riuscita a coglierne nemmeno un terzo alla prima lettura.
Però, diamine, gran bel libro. (L) Un BestS in tutti i sensi.
Infine ho i tre libri che la prof mi ha mollato per le vacanze.
"L'Esclusa" di Pirandello, "L'Orlando Furioso" di Calvino e "I dodici abati di Challant" di Mancinelli.
Li leggerò esattamente per quest'ordine, sìsì, perché "L'Esclusa" è l'unica che mi incuriosisca con la sua trama. Eppoi, come non leggere l'Opera - o maiuscola, ne - di Calvino? Non so se quanto suoni ironica la frase, ma tutto sommato non lo è.
Passo e chiudo.