Contest: livelli di difficoltà

Prima zona del Cocito, la fascia più bassa dell’Inferno dantesco, dove risiedono i traditori della Famiglia. Il nome è ripreso da Caino, assassino di suo fratello minore, Abele.
La Caina è sorvegliata dai Giganti, traditori della propria famiglia, superbi e rivoltosi contro Dio. Essi sono condannati all’immobilità nel pozzo, mentre le anime dei dannati vengono costrette a risiedere nel ghiaccio, con il viso volto all’ingiù.

Seconda zona del Cocito, dove risiedono i traditori della Patria, costretti per volontà divina a risiedere per l’eternità nel ghiaccio, con volto verso all’insù.
La zona prende il nome da Antenore, un saggio che – nell’Iliade – implorò i troiani di restituire Elena al legittimo marito – Menelao – così da scongiurare la guerra.
Dante utilizza il suo nome per questa sezione, a causa di alcune leggende medievali circolanti sul conto di tale personaggio.

Terza zona del Cocito. Vi risiedono i traditori degli Ospiti. Questi sono totalmente immersi nel ghiaccio, con il volto riverso all’insù e gli occhi congelati. La zona prende il nome da Tolomeo, fratello di Cleopatra, che fece uccidere Pompeo quando questi – durante le guerre civili con Cesare – si recò in Egitto a chiedere ospitalità.

La quarta e ultima zona del Cocito, la Giudecca, è il regno di Lucifero e dei traditori dei Benefattori.
I dannati sono completamente immersi nel ghiaccio, eccezion fatta per Giuda, Cassio e Bruto, condannati ad essere divorati per l’eternità dalle tre bocche di Lucifero.
Questi, invece, è costretto a restare per metà immerso nel ghiaccio – tant’era bello quant’ora è brutto.
La zona prende il nome da Giuda, discepolo di Cristo che lo vendette ai suoi nemici per trenta denari d’argento. Successivamente, si impiccò ad un albero di siliquastro che, ancor oggi, si chiama “albero di Giuda”.