Violenza adolescenziale., Attualità

Oggi, mentre pranzavo, ho sentito una notizia al telegiornale.
Un professore preso a pugni da uno studente.

Si è parlato tanto di bullismo, si arriva persino a picchiare colui che dovrebbe rappresentare la nostra educazione?
Un insulto all'educazione stessa - ma tanto lo scopo è quello, no?

Non so, qualcosa mi sfugge.
E' questo voler sempre essere fighetti, ripresi con un cellulare e mandare il tutto su Youtube. Questo voler emergere e poi inesorabilmente cadere.
Questo modello di una società della nostra società di adolescenti che non riesco davvero a capire.

Voi? Cosa ne pensate?

Linnie, di 'sti tempi i ragazzi sono peggio di quelli cavernicoli con la clava e il cervello duro come un sasso.
Insomma, la frase che sento dire più spesso attorno a me è: "Guarda che ti porto la mia compagnia sotto casa, chiaro?", ma è possibile?
E a volte girano pure con i tirapugni e le pistole... Robe da far rizzare i capelli per la paura e per l'orrore.

Io non ho vissuto situazioni del genere, non ho mai visto questi bulletti, però già il sentirne parlare... mi fa venire il voltastomaco.
Perché si stanno rovinando.
Perché stanno rovinando le loro vittime.
Perché la società è proprio al limite, in bilico sul marcio.

Più del bullismo, mi fa paura lo stupro di gruppo. Lo stupro in generale.
Sarà che essendo femmina xDD... l'idea mi fa davvero orrore. E ribrezzo.
E pena, per chi subisce.

Insomma, la violenza in generale semrba dilagare, ed effettivamente non so che pensare, Giù. Sembra quasi che un virus abbia infetto il mondo. Che poisiamo noi stessi la causa dei nostri mali, dettagli xD
La società di oggi, la legge del più forte, la legge della giungla, delle bestie, sembrano sopraffare tutto qui intorno. E' inquietante.
E non so bene come andremo a finire.

Davvero?
Oltre ad Arcore, in ogni città attorno a me, Lissone, Monza, Muggio ed altre, ci sono tantissime baby-gang, talvolta anche armate. A Monza, ad esempio, ci sono quartieri che è meglio non frequentare, e la stessa cosa avviene anche a Lissone, che tra l'altro è pure un buco ma fa molto da nido di delinquenti nel quartiere dei Palazzi, come lo chiamano lì.
(Sono informata oh! xD)

Io devo dire di abitare in una città relativamente tranquilla.
Nel mio liceo il massimo sono i ragazzi del quinto che si piazzano davanti ai cancelli minacciando i più piccoli di non entrare perché è sciopero. °-°

Però alle medie la situazione era diversa.
Un po' di minacce le sentivo, fra i ragazzi; un po' di tirate di capelli e schiaffi fra le ragazze.
Insomma, conosco alla lontanissima la situazione e mi fa davvero schifo. ò_ò

Penso solo che i vecchi valori, fra cui specialmente il rispetto, siano andati a farsi friggere.
La nostra è stata definita la "generazione zero" perché siamo fermi ad un punto morto, dal quale si dovrebbe nuovamente ripartire. Di questo passo penso che rimaremo stabili per molto, molto tempo. Al massimo, andremo indietro.

Io purtroppo ho vissuto una situazione del genere l'anno scorso.
Un mio compagno di classe ha picchiato il nostro prof. di fisica.
Non davanti a me, ma all'uscita.
All'inizio quando me l'ha detto, mi sono messa a riedere e non gli ho creduto, ma quando ho visto arrivare il prof zoppicante e con metà faccia nera .... mi sono incavolata.

Vi dico solo che mi sono alzata e gli ho tiarato uno schiaffo.
Io, una persona che odia la violenza, ho dato uno schiaffo.
Ho urlato per mezz'ora ... e neacnhe il porf mi ha fermanete.
Tra me e quel ragazzo c'è ancora una sorta di tensione, appena c'è qualcosa che non va, su cui non siamo d'accordo, litighiamo.

Come puoi tu, ragazzo quindicenne, picchiare un professore, una persona più grande di te?
Non lo concepisco proprio, la mia mente non riesce ad arrivarci.
Chiamatemi esagerata, ma certe cose mi fanno salire il sangue alla testa.

Ma non credo dipenda solo dall'età, Sere; anzi, l'età è, quasi sempre, relativa.
E' vero, il prof ha un'autorità e rappresenza una determinata figura, ma le persone in sé non si classificano in base all'età.
E' una questione di rispetto, come dice anche Macrì.
Si sarebbe potuto verificare il contrario e credo che l'indignazione sarebbe stata persino maggiore. °-°

Forse ho usato tante parole ma non sono stata chiara XD
Macrì ha perfettamente ragione.
Il rispetto è una cosa importantissima!
A me non va giù proprio la violenza in generale!

Ragazze, il punto è che c'è chi capisce la gravità della situazione, e c'è chi non ascolta chi dà i consigli e continua a pensare solo alle mani e alle botte.
Lo so perché ho passato tanti pomeriggi a cercare di convincere i miei amici a non immischiarsi in risse e non ho mai concluso niente.
Quello che voglio dire è, più che altro per rispondere a Macrì, che non è solo colpa nostra, della generazione zero: tra di noi c'è anche chi fa il possibile per risanare la situazione, ma forse una mano dovrebbe venire soprattutto dagli adulti e, soprattutto, dai genitori.

Parlando di genitori: l'altro giorno c'era un ragazzino davanti casa mia che impediva al cancello di chiudersi.
Chiedergli di spostarsi non è servito a niente, non gliene fregava un bel niente (alla faccia dei bambini intimoriti che ricordavo quand'ero piccola!)

Andata dai genitori questi lo giustificano con un "è solo un bambino".

Okay.
E se invece del cancello fosse stato qualcos'altro?
E' questa mentalità di pensare che ha tirato su la nuova generazione, questo sempre giustificare e giustificare, nascondere e nascondere, per poi alla fine criticare e dare la colpa a qualcos'altro.

E' colpa dei genitori.

Mia sorella (tanto siamo tra di noi, no? Io ve ne parlo comunque) è stata picchiata da una sua amica.
Quando me l'ha detto (tra l'altro io non ero a casa e non prendeva il cellulare) non ci volevo credere. Quando sono arrivata l'ho vista con i segni rossi in faccia e... non so... mi sono chiesta che cosa avesse mai potuto fare per meritarsi le botte.

Quando me l'ha spiegato non c'ho più visto.

Praticamente un ragazzo che vive vicino a noi va dietro a mia sorella, quando a lei non interessa. E la ex amica (sì, prima erano amiche, è per questo che subito non ci credevo) ci "sbavava" dietro, senza speranze. E quando ha scoperto che questo ragazzo andava dietro a mia sorella ha cominciato a trattarla male, a urlare il suo nome seguito da tanti aggettivi "carini" per strada e cose del genere... sino a quando ha deciso di picchiarla insieme ad altre 3 ragazze.


Sapete come ha risposto la madre di quest'"amica" alla mia, quando ha chiesto spiegazioni?
"...io, a N., le ho insegnato sin da quando era all'asilo di non picchiare la gente, ma se lo fa che c'entro io? Che ci posso fare?"
o ancora
"...comunque se vostra figlia uccidesse qualcuno, mica è colpa vostra, no?"
Mia madre ci è rimasta malissimo. E anche io.
Contando che né mia sorella né questa ragazzina hanno 14 anni...

Secondo voi ad una madre del genere cosa si può rispondere? A me lì per lì non veniva in mente niente se non parole come "...ma è scema o fa finta?"

PS: mia madre ha messo a posto tutto, non è una cosa aperta...

E' folle, Gin.

Io le avrei risposto per le rime, dicendole chiaramente che quella, di certo, educazione non era.
E' un pararsi il culo dalle responsabilità, ecco cosa.

Il "Non sono stato io" è davvero penoso, soprattutto da parte degli adulti.

Vergognoso e immorale.
Stiamo regredendo veramente, come dice mia madre... ormai lo sviluppo c'è stato, non si può far altro che tornare indietro. E' triste pensare saremo noi quelli condannati, tra qualche generazione, ad essere i creatori di questa recessione.