Contest Heroes from the Past, Stelle Cadenti

Giudizio di Karyon:

- Trama:

Uhm, Nami, Nami. Ho un rapporto particolare con Nami, ma qui non mi è dispiaciuta affatto, anzi! Ricordo che la sua storia mi aveva molto emozionata e, leggendo questa storia, ho provato a rimandarmi le immagini davanti agli occhi. Nami si unisce alla ciurma di Arlong per riscattare il villaggio e, in questo modo, liberare tutti, compresa la memoria di Bellmer. La storia è raccontata dal punto di vista di Nami stessa, in modo molto introspettivo.
Voto: 8

- Grammatica (+ lessico e punteggiatura):

La grammatica non ha nessun problema; giusto una lettera maiuscola dopo i puntini.
Voto: 9

- Svolgimento trama:

La trama racconta un preciso missing moment di Nami rinchiusa per la prima volta da Arlong, dopo la morte di Bellmer. Spiega anche in che modo Nami si fa apporre il tatuaggio che, mi sembra, non è raccontato nei flashback della storia.
Voto: 9

- IC:

Sebbene qui Nami sia una bambina, il tratto del suo carattere è riconoscibilissimo e dopotutto la storia originale ci dà del tempo per conoscere la Nami bambina, rispetto ad altri personaggi. Arlong è Arlong, viscido e stupido come sempre.
Voto: 9

- Voto totale: 35/40

Giudizio di Sorella_Erba:

- Trama:

Da bambini i personaggi sono tutti più teneri, e anche più simpatici, lo ammetto. Nami, da adulta, non mi va molto a genio – magari s’è capito Mi piace com’è stata resa in questa fanfiction. È una bambina forte, ha sempre dovuto esserlo. Per lei, per sua sorella, per gli abitanti del villaggio. Ha visto il suo talento – ciò che rendeva fiera di lei Bellmer – diventare la sua maledizione, ad un’età impensabile. Uno scorcio particolare, toccante in alcuni punti.

Voto: 7.

- Grammatica (+ lessico e punteggiatura):

Concordo col pensiero di Karyon: l’unica pecca è la mancanza d’interpunzione a fine dialogo. Il lessico è molto, molto semplice. Non è male, ma avrei preferito un linguaggio più accattivante, che evidenziasse meglio la sofferenza per la perdita, la rabbia ed il dolore.

Voto: 8.

- Svolgimento trama:

L’utilizzo della prima persona aiuta ad immedesimarsi meglio nel personaggio, che risulta perciò ben più naturale. Nami è stata mossa bene, con discreta capacità. I suoi pensieri hanno accompagnato, cadenzato la descrizione di ogni passaggio. Una lettura niente male

Voto: 7.

- IC:

Ovviamente IC. Mi è piaciuta la parte riguardante il denaro; magari è da ciò che nasce l’attaccamento ai soldi che contraddistingue Nami.

Voto: 8.

- Voto totale: 30/40.

Somma: 65.

Giudizio di Karyon:

- Trama:

Questa volta la trama è più triste, rispetto alle altre. Come dice l’autrice stessa, si tratta di un missing moment di Robin e sua madre, prima della partenza. E’ una storia imperniata esclusivamente sul rapporto madre/figlia, senza aspetti particolarmente legati alla trama generale, se non per le battute finali.
Molto dolce, ma personalmente avrei preferito qualcosa di più sostanzioso sulla tragedia di Robin e Olvia.
Voto: 7

- Grammatica (+ lessico e punteggiatura):

Sulla grammatica ci sono dei problemi; mancano delle virgole, soprattutto quando si tratta degli incisi che devono stare tra due virgole, e ho notato un errore probabilmente di battitura ("caschetto" senza la h e "dalle braccia" non "dalla braccia"). Inoltre, è poco consigliabile usare più punti interrogativi o esclamativi.
I due errori più gravi, credo siano i "perché" (non perchè) e, soprattutto, i puntini di sospensione.
Questi sono sempre tre, dopo i puntini ci vuole uno spazio, anche con il discorso diretto, e la parola successiva deve iniziare per lettera minuscola. Non ci sono problemi di sintassi, quindi la sufficienza c’è, ma bisogna rivederla comunque, per migliorare. ^^
Voto: 6

- Svolgimento trama:

E’ un missing moment molto particolare. L’idea di una giornata semplice, normale, prima del dramma finale. Ammetto che speravo fosse più angst, ma è una mia preferenza personale. Magari più articolato, ecco.
Però dolce, dolce e triste.
Voto: 7

- IC:
Ecco, come per la storia di Alexiel, anche in questo caso con una Robin bambina, possiamo solo basarci sui flashback dell’autore. Robin è dipinta come una bambina molto affezionata a sua madre e, ovviamente, molto triste quando questa parte; anche se è meglio dire distrutta. La madre, essendo un personaggio parecchio marginale, è una difficoltà, ma credo sia abbastanza I.C. per il suo ruolo di madre e la sua dedizione allo studio.
Voto: 8

- Voto totale: 28/40.

Giudizio di Sorella_Erba:

- Trama:
Una storia molto dolce, ma – mi dispiace dirlo – trattata con superficialità un po’ infantile. Avrei preferito un’esposizione più matura, che potesse accostarsi meglio alla tragedia. Dopotutto, la vicenda della separazione fra madre e figlia è dolorosa; complicato per chi non ha vissuti momenti simile trattare l’argomento, certo, (che paragone ) ma l’introspezione è comunque poco curata. Il voto non è pienamente sufficiente soprattutto a causa di questa carenza, che non posso tralasciare.
Voto: 5,5.

- Grammatica (+ lessico e punteggiatura):
Ahi, ahi >_< Innanzitutto, parliamo del lessico. Per scrivere al meglio una storia, lo stile ha una funzione importante. E cambia – sempre adeguandosi alla tecnica propria del fanwriter – a seconda del genere, che sia una commedia o una introspettiva. Lo stile da tragedia deve dare risalto al dolore, com’è giusto che sia. Nella fanfiction manca questo tipo di stile; il lessico è limitato a termini semplici, infantili.
La grammatica è curata alla stessa maniera; presenti errori grammaticali quali gli accenti sbagliati dei “perché”, la mancanza dell’accento nel “sì”; la punteggiatura dei dialoghi è errata.

Voto: 4.

- Svolgimento trama:
Manca l’introspezione, e mi tocca ribadirlo. Ho lasciato libertà nella scelta del missing moment, e l’autrice ha scelto una tematica sfiziosa, molto bella, sulla quale si sarebbe potuto scrivere molto, approfondendo appieno i sentimenti.
Voto: 5,5.

- IC:
Per quanto la fiction pecchi in introspezione, c’è da dire che i personaggi sono stati gestiti in maniera IC. Non in maniera completa, ma sempre IC sono.
Voto: 6.

Voto totale: 21/40.

Somma: 49.

Giudizio di Karyon:

- Trama:

Una storia dal contenuto leggero, ma allo stesso tempo dolce e profonda. Premetto che adoro Usopp e, in questo caso, è espresso davvero in modo perfetto (soprattutto le frottole che racconta). Kaya l’ho rivista così come l’avevamo lasciata nel passato e mi è piaciuta molto. Entrambi sanno che quelle di Usopp sono bugie, ma sono innocue e portano allegria. Allegria di cui la ragazza ha molto bisogno. La frase di James Dager è ben integrata nel testo.
Voto: 8

- Grammatica (+ lessico e punteggiatura):

La storia non ha errori visibili di grammatica. L’unico problema sono state le virgole, alcune che rendessero più scorrevoli il testo, altre proprio necessarie. Per il resto, sempre il famoso discorso diretto; dopo i segni d’interpunzione pesanti (punti, punti esclamativi e interrogativi) e le virgolette, le lettere dovrebbero essere grandi. Tuttavia non è una regola generalmente condivisa.
Voto: 7

- Svolgimento tema:

Beh, il momento mancante c’è. Si tratta di uno dei tanti pomeriggi in cui Usopp andava a trovare Kaya, reclusa per la sua debolezza fisica. Missing moment poco sfruttato e sicuramente originale
Voto: 8

- IC:
I due personaggi sono perfettamente in character. Usopp, con la sua mania di inventarsi piccole storie, la sua paura di essere sminuito e la sua allegria; Kaya è dolce e divertente come sempre.
Voto: 9

Voto totale: 32/40.

Giudizio di Sorella_Erba:

Trama:

Ma che dolce! Una trama semplice, fresca ed allegra. M’è davvero piaciuto leggere questo spezzone di vita di Usopp. Oh, un Usopp trattato come si deve: il re delle frottole, il piccolo bugiardo del villaggio. È accuratamente evitato da tutti, soltanto la dolce Kaya gli si è affezionata, stringendo un saldo legame di amicizia, pur sapendo che Usopp è quasi del tutto “costruito”. Bugie su bugie. Chi vorrebbe un amico così? Ma Usopp non è soltanto una menzogna ambulante, per così dire. Sa che Kaya soffre e sa che col suo talento nell’inventare avventure – in cui lui è puntualmente l’eroe – può portare una ventata d’allegria nella sua vita.

Voto: 8,5.

- Grammatica (+ lessico e punteggiatura):

Nulla da ridire, a parte una piccola svista ad inizio fiction. L’utilizzo di un lessico spontaneo rende altrettanto semplice e fresca – spontanea, se devo ripetermi – la fanfiction. Come ho detto in altri giudizi, è soggettivo l’utilizzo della punteggiatura alla fine dei dialoghi, ma preferibile.

Voto: 8.

- Svolgimento trama:

C’è tutto, in questo piccolo frammento. È svolto bene, è semplice, per nulla impegnativo, eppure ricco di significato. Usopp non rientra nei miei personaggi preferiti; per come l’autrice l’ha presentato, potrei farci su un pensierino Il tema è stato rispettato, ovviamente, mostrando il personaggio in un simpatico missing moment.

Voto: 9.


- IC:

Ottima trattazione dei personaggi, che si muovono spontaneamente all’interno dello scenario tracciato. Bravissima!

Voto: 10.

Voto totale: 35,5/40.

Somma: 67,5.

Giudizio di Karyon:

- Trama:

Si tratta di una flash fiction piuttosto semplice: un missing moment di Rubber, Ace e Makino nel villaggio di Fuusha, durante la notte. Rubber è un bambino di dieci anni già con un grande sogno nel cassetto, ossia diventare un indomito pirata. Ciò nonostante ha le paure che ogni bambino avrebbe alla sua età e si rifugia nel letto di Makino. In questo particolare caso c’è anche Ace con loro, sebbene non mi sembri abbia mai vissuto al villaggio con Rubber, e l’effetto è esilarante. Con poche parole, si accenna anche a un rapporto con Shanks il Rosso, ormai non più con loro.
L’effetto finale è di tenerezza per un piccolo quadretto familiare.
Voto: 8

- Grammatica (+ lessico e punteggiatura):

La storia procede lineare, senza intoppi né periodi troppo complessi. Ammettendolo, ho avuto un piccolo problema con il discorso diretto: per quello che so, il trattino scompare quando non c’è alcuna continuazione del ragionamento, dopo ogni discorso diretto, bisogna mettere la maiuscola. Tuttavia questo non capita sempre, anzi, in molti libri queste regole sono omesse a patto che il testo sia leggibile, e poiché in questo caso lo è, non si può considerarlo un errore.
La punteggiatura è buona, solo in un caso ho considerato l’aggiunta di una virgola nella frase: "Per quello quando la porta della stanza si spalanca di botto, non si stupisce più di tanto, lo aveva immaginato sarebbe finita così", per migliorarne la leggibilità.
Ero indecisa su quel "a me non mi piace" di Rubber; considerando che si parla di un bambino, l’ho vista come un’espressione calcolata.
Voto: 9

- Svolgimento trama:
Il tema principale prevedeva un missing moment di un personaggio, principale o secondario che sia, e qui c’è tutto. Ripeto, seppur semplicemente.
Voto: 8

- IC:
Trattandosi di bambini, non è facile ricondurre l’In Character dei personaggi, tuttavia il dibattito tra i due fratelli e la sbruffoneria di Ace, sono molto plausibili.
Makino, poi, è dolce così come suo "padre" l’ha disegnata.
Voto: 9

- Voto totale: 34/40

Giudizio di Sorella_Erba:

- Trama:
Davvero, davvero tenera. Mi piacciono le fanfiction sul passato dei due fratelli; l’accenno alla Shanks/Makino mi ha mandata in brodo di giuggiole, ma dettagli
È molto semplice e ben trattata. Riassume con un bel misto di dolcezza e brio una parte della vita del piccolo Rufy.
Voto: 8.

- Grammatica (+ lessico e punteggiatura):
Lo stile è semplice quanto la fiction; calza a pennello.
La grammatica invece ha qualcosa che non va. La punteggiatura è ciò che penalizza la fanfiction, soprattutto per quanto riguarda quella dei dialoghi, ma anche la disarmonica cadenza che da alla lettura, che risulta in certi passi poco scorrevole.
Ah, attenzione ad una piccola cosa: utilizza o Rufy, o Rubber
Voto: 7.

- Svolgimento trama:
Svolto come di dovere, ovviamente. È una flash-fiction semplice e ben delineata, piacevole se si vuole leggere qualcosa di non impegnativo sul fandom. La scelta dell’autrice di trattare il rapporto fra Ace e Rufy e dei due bambini con Makino mi è piaciuta, avendo una predilezione per storie che parlano di loro.
Voto: 9.

- IC:
Avendo letto la recensione di Karyon in anteprima , non posso che essere d’accordo con lei. È difficile capire se i personaggi sono IC o meno; tuttavia, abbiamo visto il passato di Rufy ed è più semplice inquadrare lui, piuttosto che il fratello Ace. Di Ace, infatti, sappiamo ben poco. Ma i personaggi con la fantomatica D. (a detta dello stesso autore) sono tutti dotati di un’allegria e di una vitalità contagiosa, si somigliano. Non posso che dare un buon voto. E anche Makino è resa bene, con la gentilezza e la bontà che la contraddistingue.
Voto: 8.

Voto totale: 32/40.

Somma: 66.

Giudizio di Karyon:

- Trama:
Molto, molto carina. Ammetto che mi è piaciuta molto. Quando ho letto "Vivi" mi è quasi venuto un colpo, visto che il periodo "Alabasta" non è tra i miei preferiti, invece mi sono ricreduta. Il missing moment si rifà ad una Vivi bambina, che gioca con Kohza e gli altri. L'idea del re che va a prendere la figlia, in peno mercato mi ha fatto sorridere ed è davvero particolare. La questione "casa/ palazzo" è molto interessante.
Voto: 9

- Grammatica (+ lessico e punteggiatura):

La grammatica non ha grossi problemi, giusto una o due virgole mancanti e le minuscole dopo i segni di punteggiatura forti e le virgole del discorso diretto.
Voto: 8

- Svolgimento trama:

Il missing moment, come già detto, c'è. Abbiamo uno spaccato della vita da principessa di Vivi, che impara qualcosa di importante per il suo futuro.
Voto: 9

- IC:
Direi che ci siamo. Vivi è la principessina un pò viziata che cambia anche e sopratutto grazie alle sue amicizie al di fuori del palazzo. L'irruente Kohza che non riesce a frenarsi neanche davanti al re; Igaram che prendecosì seriamente il suo ruolo e Cobra, il re, affettuso e saggio.
Voto: 9

- Voto totale: 35/40.

Giudizio di Sorella_Erba:

- Trama:
Un frammento molto carino. Non mi sarei mai aspettata una fanfiction incentrata sull’infanzia di Vivi. Da brava giudice (), mi sono informata meglio che potevo sul personaggio e sulla vicenda di Alabasta per comprendere appieno la personalità della principessa. La parte della saga dedicata ad Alabasta non rientra perfettamente nelle mie facoltà; ho cominciato a seguire seriamente One Piece da saghe più recenti. Devo comunque dire che questa one-shot mi ha abbastanza aiutato. Spieghiamo meglio: i personaggi sono davvero ben presentati e trattati; si muovono con disinvoltura nella scena. Vivi è adorabile, da bambina, (già si nota la sua anima battagliera, oserei dire ) e il legame con Kohza mi piace: per quanto abbiano entrambi un orgoglio e una testardaggine smisurati, riescono a manifestare l’affetto che li lega. Kohza, sotto quell’aria altera e un po’ arcigna, le dà un consiglio molto rilevante, fondamentale per la vita di un reggente. E questo Cobra lo sa. Lo vede, insomma.
Voto: 8,5.

- Grammatica (+ lessico e punteggiatura):
A parte errori di svista, la fanfiction dal punto di vista grammaticale non è di certo un obbrobrio. Verbi trattati come di dovere, lessico semplice e ben chiaro, punteggiatura che rende scorrevole la lettura (anche se, personalmente, avrei preferito segni d’interpunzione a fine dialogo. Ma questo è soggettivo; la punteggiatura, in questo caso, sembra non avere regole chiare ). Consiglio soltanto una rilettura, tanto per essere sicuri e non incappare in errori che possono essere evitati senza difficoltà.
Voto: 7,5.

- Svolgimento trama:
La trama è stata tracciata senza affrettare le cose, dando ai personaggi il giusto tempo per esprimersi e far così uscir fuori la loro personalità. Per una come me, che non li conosce a fondo, è fondamentale. L’abilità di uno scrittore sta anche in questo. Inoltre è un frammento perfetto, senza forti legami col futuro dei personaggi e focalizzato essenzialmente su di loro.
Voto: 9.

- IC:
Ebbene XD ripeto: non avendo una profonda conoscenza della saga di Alabasta, ho dovuto informarmi parecchio sui personaggi trattati. Il giudizio, per quanto riguarda l’IC, non è ben saldo, sicuro, quanto quello dato sugli altri punti. I personaggi li ho trovati naturali, mossi con abilità e sicurezza. Sarò alle “prime armi”, per quanto riguarda la vicenda di Alabasta, ma non cieca.
Voto: 8.

Voto totale: 33/40.

Somma: 68.