Stalking, Attualità

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Alexluna
view post Posted on 10/9/2009, 22:51     +1   -1




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Questa locandina è presa da una mail che in questi giorni sta facendo il giro di tutti i contatti msn.
Ma veniamo al dunque: quanti di voi hanno mai sentito parlare di Stalking?
È un argomento che mi sta molto a cuore, visto che, in passato, una persona che amo è stata vittima di questo reato.

Vi riporto un articolo da Wikipedia, leggetelo con attenzione, è importante!

CITAZIONE
Stalking è un termine inglese (letteralmente: perseguitare) che indica una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo che affligge un'altra persona, perseguitandola ed ingenerando stati di ansia e paura, che possono arrivare a comprometterne il normale svolgimento della quotidianità.

La persecuzione avviene solitamente mediante reiterati tentativi di comunicazione verbale e scritta, appostamenti ed intrusioni nella vita privata.

Lo stalking può nascere come complicazione di una qualsiasi relazione interpersonale e chiunque può esserne vittima, è un modello comportamentale che identifica intrusioni costanti nella vita pubblica e privata di una o più persone.

I contesti in cui si manifesta:

nel 55% circa è la relazione di coppia;
nel 25% circa è il condominio;
nello 0,5% circa è la famiglia (figli/fratelli/genitori);
nel 15% circa è il posto di lavoro/scuola/università.


Lo stalker.
Lo stalker può essere un estraneo, ma il più delle volte è un conoscente, un collega, od un ex-partner che agisce spinto dal desiderio di recuperare il precedente rapporto o per vendicarsi di qualche torto subito. In altri casi ci si trova invece davanti a persone con problemi di interazione sociale, che agiscono in questo modo con l'intento di stabilire una relazione sentimentale imponendo la propria presenza ed insistendo anche nei casi in cui si sia ricevuta una chiara risposta negativa. Meno frequente il caso di individui affetti da disturbi mentali, per i quali l'atteggiamento persecutorio ha origine dalla convinzione di avere effettivamente una relazione con l'altra persona. Questi soggetti manifestano cioè sintomi di perdita del contatto con la realtà e sette volte su dieci hanno un’organizzazione di personalità borderline. Solitamente questi comportamenti si protraggono per mesi od anni, il che mette in luce l'anormalità di questo genere di condotte.

L’equipe multidisciplinare del Centro Presunti Autori – Unità Analisi Psico Comportamentale dell’Osservatorio Nazionale sullo Stalking – ha proposto un profilo del presunto autore e una descrizione delle condotte riferibili allo stalking, o meglio un identikit psico-comportamentale, con il presupposto che qualsiasi categorizzazione può risultare riduttiva dell’unicità ed irripetibilità della persona. Secondo la CPA, oltre il 50% degli stalker ha vissuto almeno una volta nella vita l'abbandono, la separazione o il lutto di una persona cara che non è riuscito razionalizzare.

In base ad una ricerca a campione (5%) svolta dall'Istituto di Ricerca psicosociale sulla popolazione di pre-adolescenti e adolescenti, circa 800 individui di entrambi i sessi dai 13 ai 17 anni hanno soddisfatto i possibili predittori di future condotte persecutorie e violente.


Terminologia e significato criminologico
Il termine inglese stalking, suggerito dalla letteratura scientifica specializzata in tema di molestie assillanti, intende un insieme di comportamenti molesti e continui, costituiti da ininterrotti appostamenti nei pressi del domicilio o degli ambienti comunemente frequentati dalla vittima, ulteriormente reiterati da intrusioni nella sua vita privata alla ricerca di un contatto personale per mezzo di pedinamenti, telefonate oscene od indesiderate.

Intende, inoltre, l'invio di lettere, biglietti, e-mail, sms, oggetti non richiesti; oppure producendo scritte sui muri o atti vandalici con il danneggiamento di beni, in modo persistente e ossessivo, in un crescendo culminante in minacce, scritte e verbali, degenerando talvolta in aggressioni fisiche con il ferimento od, addirittura, l'uccisione della vittima. Tutto ciò, o parte di esso se compiuto in modo persistente e tenace in modo da indurre anche solo paura e malessere psicologico o fisico nella vittima, è stalking, e chi lo attua è uno stalker. Ovvero, un soggetto che commette un atto criminale, in taluno Paese straniero punito dalla legge. Esso si differenzia dalla semplice molestia per la frequenza e la durata della variegata congerie comportamentale.

Da un punto di vista etimologico, il termine stalk è variamente traducibile nella nostra lingua come "caccia in appostamento", "caccia furtiva", "pedinamento furtivo", "avvicinarsi furtivamente", "avvicinarsi di soppiatto" (a selvaggina, nemici). La parola stalker è traducibile come "cacciatore all'agguato", "chi avanza furtivamente". Questi termini non chiariscono sufficientemente il significato anglosassone che è dato agli stalker che pedinano la vittima per scopi puramente molesti. Il verbo to stalk è altrettanto traducibile col significato di "inseguire furtivamente la preda" e deriva dal linguaggio tecnico-gergale venatorio. Letteralmente stalking significa "fare la posta", "inseguimento".

Non esiste una definizione generalmente accettata di stalking, ma così come enunciato da studiosi delle molestie assillanti di lingua anglofona è comunque colui che si "apposta", che "insegue", che "pedina e controlla" la propria vittima. Il termine "inseguimento" è quello più largamente usato e tradotto. Quest'ultima definizione sembra la più vicina al comportamento tipico del molestatore assillante che è, infatti, quello di seguire la vittima nei suoi movimenti per poi intromettersi nella sua vita privata.

Nel linguaggio accademico sono usate differenti definizioni scientifiche. I termini recentemente impiegati in varie lingue, per coprire l'area semantica dell'intrusione relazionale ripetuta ed assillante, sono numerosi ed appartengono a vari contesti come quello criminologico, psichiatrico, psicologico e legislativo.

Nella lingua inglese oltre a stalking sono usati i termini obsessional harassment, criminal harassment, obsessional following, obsessional relational intrusion; nell'italiana, greca e francese: molestie assillanti, dioxis, harcèlement du trosième type, etc.. Nella disamina della letteratura corrente il termine harassment è molto spesso ricorrente; deriva dal verbo to harass, col significato di "tormentare", "molestare", "opprimere". Harassment Criminale è difatti il reato della molestia e della persecuzioni sanzionato nei Paesi del common law.




In Italia
In Italia le condotte tipiche dello stalking sono punite dal reato di "atti persecutori" (art. 612-bis c.p.). Tale reato è stato introdotto in Italia il 23 aprile 2009 con la conversione in legge del D.L. 23 febbraio 2009, numero 11, promosso dal Ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna.

Esso costituisce una sorta di specializzazione della già esistente norma sulla violenza privata: delinea infatti in modo più specifico la condotta tipica del reato e richiede che tale condotta sia reiterata nel tempo e tale da «cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura» alla vittima.

Per maggiori info, vi lascio una serie di utilissimi link:
ONS - Osservatorio Nazionale Stalking
Conoscersi e Difendersi
Stalking è reato anche in Internet

Edited by Alexluna - 11/9/2009, 12:22
 
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OrangeLoLLipop
view post Posted on 10/9/2009, 23:18     +1   -1




E insieme al mio topic sull'Ana inauguriamo lo scomparto serio della sezione XD

Approposito dello Stalking, la figlia di una cugina di mia madre lavora facendo assistenza psicologica alle donne che hanno subito questo tipo di molestie, generalmente da partner o ex partner.
Spesso, così mi hanno riferito perchè io non ci ho mai parlato, arriva a casa totalmente sconvolta per le storie che ha ascoltato durante il giorno.
Il problema per molte donne che subiscono stalking o oppressione, soprattutto nel caso che si tratti del partner, è quello di entrare in uno stato psicologico tale da essere incapaci di reagire.
A tutte verrebbe da dire "Ah no, a me questo non capiterà. Se subirò forme di violenza dal mio compagno mi ribellerò subito." Invece sono tantissime le donne che hanno avuto o hanno questo tipo di problemi.
A volte si trasforma anche in un inghippo giudiziario e burocratico: finchè non ci sono le prove per incriminare una persona non si agisce, con il rischio poi che si trasformi in una violenza vera e propria.

Dico tutto questo basandomi appunto sui racconti del lavoro di questa mia parente (cugina di secondo grado?), lavoro che tra l'altro mi piacerebbe fare da adulta (tra le varie cose).
 
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Alexluna
view post Posted on 10/9/2009, 23:38     +1   -1




Infatti sì. XD Ma è raro trovare un'utenza in grado di seguire questo tipo di topic. Fortunatamente qui al C.o.S. ci sono persone in grado di gestire tali argomenti.


Dallo stalking alla violenza sulle donne, di solito il passo è breve.
Il problema è generalmente uno: l'incapacità di denunciare il proprio partner violento. O perché si temono ripercussioni ancora più gravi, o perché gli occhi di una persona innamorata sono foderati di prosciutto.

Comunque leggendo delle statistiche, ho notato che c'è una preoccupante percentuale di stalker donna.
 
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view post Posted on 11/9/2009, 09:36     +1   +1   -1
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Un paio di mesi fa ho visto questa cosa realizzarsi, non di persona, ma con persone che conosco bene e con cui lavoro.
E' pazzesco che prima non si sapesse nulla, per molto tempo, ma poi si sono scoperti gli altarini e lui è finito in carcere.
 
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kokò
view post Posted on 11/9/2009, 10:22     +1   -1




Lo stalking è davvero bruttissimo ò_ò. Ho visto alla TV, qualche mese fa, una testimonianza di una donna che ormai, da qualche anno, non può più vivere normalmente. Questo perchè "lui" la perseguita, la segue, la chiama (e ha cambiato 4 volte il numero di telefono!), quando esce con qualcuno si presenta e li segue, ecc... Insomma non può vivere. E il suo incubo ricorrente è incontrarlo, ogni volta che lo vede si innervosisce, si sente male. E' un'oppressione.

Lo stalking è qualcosa di subdolo, dannoso, folle e inaccettabile -.-
Purtroppo in alcuni casi non si fa nulla o si perde troppo tempo. Ma questa è violenza, anzitutto, psicologica!
Bah. Non riesco a capire perché la gelosia e l'incapacità di accettare una rottura porti a questo.
 
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Tiri_Vispi_Weasly
view post Posted on 11/10/2013, 10:35     +1   -1




io ho letto un caso allucinante
 
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5 replies since 10/9/2009, 22:51   111 views
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