Fiction si, purché parli della realtà.. Così si sono espressi ieri i Presidenti della Commissione Igiene e Sanità al Senato, Antonio Tomassini e della Commissione giustizia al Senato, Filippo Berselli, durante l'incontro a Palazzo Madama, promosso da Emilia Costantini, giornalista del "Corriere della Sera" per presentare il progetto di un ciclo di tre incontri che si terranno al "Teatro Eliseo" sul tema del confronto tra Cinema-Teatro-Fiction.
Secondo Filippo Berselli, la fiction dovrebbe: "Recuperare i valori della sicurezza del sacrificio e del senso dello Stato, specialmente quella del servizio pubblico".
Via libera, dunque, a serie tv come "La nuova squadra" o "Distretto di polizia 9" mentre sono da mettere al bando quelle in cui: "Il verosimile prevale sulla verità o il fenomenale sull'ordinario", come ha aggiunto Antonio Tomassini.
Ma cosa ne pensano i nostri dirigenti di fiction come "Tutti pazzi per amore 2" o della nuova miniserie in arrivo su Rai Uno "Una sera d'ottobre"?
Il direttore di Rai fiction Del Noce ha ribadito che la fiction: "Deve essere specchio della realtà presente come è stato il cinema neorealista di un tempo. E già lo comincia a fare e ancora di più lo farà. Bisogna raccontare i tanti problemi della società di oggi ma non puntando al facile scandalo. Bisogna parlare della crisi della famiglia, della violenza sulle donne e dell'immigrazione ma anche del consumismo e dei modelli di vita".
Dello stesso avviso Giorgio Grignaffini, vice direttore della fiction Mediaset, che ha sottolineato come: "Nelle produzioni seriali, come "I Cesaroni" ma anche un "Medico in famiglia" si approfondiscono questi temi".
Rimane, invece, isolato il commento di Francesco Gesualdi che, come presidente della "Fondazione Rossellini" classifica come "eroi" tutti coloro che fanno fiction, cinema o teatro di questi tempi.
Cosa dobbiamo aspettarci dunque per il futuro della Tv?
Saranno messe al bando serie televisive come "Nebbia e Delitti" o "Romanzo criminale" perché insistono sul lato più misterioso e affascinante della criminalità?
Ci sarà ancora permesso di svagarci con fiction di ovvia derivazione noir o fantasy, come "Heroes", senza per questo sentirci sopraffatti dalla violenza e dal soprannaturale?
Certamente un confronto fra le parti è necessario per cercare di arginare la pessima qualità televisiva senza dimenticare che, però, la fiction, per sua natura, ovviamente rappresenta la realtà, ma una realtà fantastica....
Articolo di
Alice Gussoni