GIRONE HARMONY
UN GROSSO GATTO O UNA TIGRE PICCOLA di Jaybree88
Giudizio di Alexiel MihawkGiudizio: la storia che ci viene presentata ci propone uno scorcio della vita di Harry, Ron ed Hermione qualche anno dopo la fine della guerra. Ognuno si porta dietro le sue ferite, i suoi rimpianti e anche un evento apparentemente insignificante riporta a galla eventi del passato, cicatrici che non sono del tutto rimarginate. L'autrice alterna attimi di dolcezza a momenti di tristezza profonda, scene di vita quotidiana, di amicizia e scene divertenti. Sorrisi malinconici e divertiti si susseguono per tutto il corso della storia seguendo l'evoluzione della serata tra Harry ed Hermione, seguendo il corso dei loro pensieri. Ci vengono mostrati quelli che sono i pensieri inconsci dei personaggi, un amore che c'è, che esiste da lungo tempo, ma che è meglio per tutti continuare a negare, anche quando si fa avanti prepotentemente e bussa alla porta chiedendo di entrare.
Correttezza grammaticale – 7/10Non ci sono errori grammaticali particolarmente gravi, se si scegli di mettere in maiuscolo i nomi degli incantesimi e di luoghi/oggetti creati dalla Rowling allora è più corretto metterli tutti in maiuscolo (oppure tutti in minuscolo, l'importante è che siano scritti allo stesso modo). Vi sono poi un paio di sviste di battitura, spazi di troppo nei dialoghi.
“ ‘Sera, auror Potter,”
Sorseggiò piano il suo succo di zucca
“ Mezzo Kneazle,”Poi abbiamo una regenza sbagliata, in quanto il verbo “coprirsi” regge sì la preposizione “di”, ma in quel caso indica qualcosa di astratto, quando si tratta di qualcosa di fisico bisogna usare il “con”, quindi “con un po' di terra” e non:
ricopriva di un po’ di terraUltima svista la corretta dicitura del termine semideserto è “semi-deserto”, in quanto non è una parola composta, ma sono due sostantivi accoppiati. Vi è infine la ripetizione del termine cuscino-cuscinata, che poteva essere evitata usando maggiormente i sinonimi.
Padronanza stilistica – 8/10L'autrice ha uno stile molto scorrevole ed elaborato, i periodi si amalgamano bene tra loro e si alternano frasi particolarmente brevi con altre più articolate, in questo modo la lettura non è mai noiosa e provvede a mantenere sempre alta l'attenzione del lettore. La scelta di andare a capo così poco può essere discutibile, soprattutto quando si parla di discorso diretto, ma si tratta pur sempre di una scelta che spetta solamente all'autrice. Notevole l'utilizzo di alcuni termini non di uso comune come per esempio l'aggettivo “faceto”, ciò che invece stona è la scelta di inserire termini di uso colloquiale, propri del discorso diretto all'interno delle descrizioni: insieme ai personaggi del film, ehm, musical. L'autrice riesce molto bene ad alternare il tono della voce narrante a seconda di ciò di cui sta parlando senza mai perdere però il suo stile personale, che venga descritta una scena allegra o un scena triste, dimostrando così grande versatilità.
Originalità nello sviluppo del/i prompt – 9/10Molto interessante la scelta dell'utilizzo del prompt, completamente rispettato, si tratta pur sempre della descrizione della cena, che però al contrario di quello che ci si potrebbe aspettare non è un momento di gioia e di intimità tra menti felici, ma un momento intimo che avvicina due menti affrante, una per la perdita subita e l'altra per la consapevolezza dei sentimenti che prova.
TOTALE: 24/30
MEDIA: 8
Giudizio di Poison SpringCorrettezza grammaticale – 8/10L’Atrium era semideserto, Harry accennò a un saluto verso l’addetto alla sicurezza - Visto il rapido cambio di soggetti, meglio decisamente un punto.
Harry si diresse con passo svelto verso l’ascensore, non voleva rischiare di incontrare qualcuno più chiacchierone di Dave - due punti, anziché virgola.
ti è arrivato un memo, e il gufo imbecille di Ron ti ha lasciato qualcosa sulla scrivania - qui la virgola è superflua.
Ogni pensiero sulla partita evaporò quando vide le due lacrime che avevano sciolto l’inchiostro - meglio specificare il soggetto della subordinata, che avrebbe dovuto essere introdotta da una virgola.
Era pallida, tanto pallida, qualche lacrima secca le luccicava sulle guance - punto e virgola o due punti. La virgola è una pausa troppo breve.
Balbettava mangiando le parole dalla fretta di spiegarsi. - manca una virgola prima della subordinata implicita.
L’amara determinazione del padre nel preparare il letto eterno per il figlio era un ricordo che Harry non avrebbe mai abbandonato, e gli tornava in mente ora - la virgola qui non è corretta, vista la presenza della congiunzione «e». Personalmente, io avrei messo un punto.
Hermione aveva smesso di singhiozzare, guardava la piccola tomba - due punti, punto e virgola. La virgola è una pausa troppo breve.
Hermione che lo guardava con i suoi occhi grandi, grandi e gli si accoccolava sulla spalla - manca una virgola prima della relativa.
In un mondo perfetto nessun bambino dormirebbe in un sottoscala, in un mondo perfetto a nessun bambino sarebbe negato il diritto di immaginare e sognare - dopo i complementi di luogo è d’uopo utilizzare una virgola.
Era difficile capire chi traeva più vantaggio - congiuntivo. Traesse.
Ron con delicatezza la posò sul letto e le baciò piano le tempie. - il complemento di modo dovrebbe essere contenuto da due virgole.
Padronanza stilistica – 8/10Quasi sempre preciso ed attento, confidenziale e familiare, ma non troppo colloquiale. Alcune imprecisioni lessicali:
piccolo cubicolo: è ridondante. Già la parola cubicolo implica dimensioni ridotte - lt, cubiculum, piccolo cubo - e aggiungere piccolo è superfluo. V. anche: piccolo aeroplanino.
dettava dei dati - l’allitterazione risulta piuttosto fastidiosa, appesantisce la frase.
Dal suo ciglio - ho presunto che fosse un refuso, ma non potevo non segnalarlo. Cipiglio, non ciglio.
dandogli l’impressione che avesse cambiato d’improvviso idea su quello che aveva da dire - qui il congiuntivo spezza la musicalità della frase. Meglio sarebbe stato: di aver cambiato idea.
gli si accoccolava sulla spalla - non è chiaro, qui esattamente cosa faccia Hermione.
Originalità nello sviluppo del/i prompt – 7/10Non ha particolare importanza, eppure c’è. È sotteso, fa da sfondo, ma mi è comunque piaciuto come l’hai utilizzato.
TOTALE: 23/30
MEDIA: 7.7
Giudizio di RekishiGiudizio: giudicare questa storia è stato difficile. Schiettamente parlando, la trama non mi è piaciuta per niente. Sembra che le Harmony siano destinate a non avere una vera e propria conclusione, oppure a essere in qualche modo per forza prive di un lieto fine, con Ron che finisce cornuto e mazziato, o che rimane ignaro di tutto facendo la sua solita figura da deficiente. Tralasciando questo, però, ci sono stati dei punti nella storia che ho gradito: in primis il pezzo relativo a Mary Poppins: “
Quante altre occasioni avrai di saltare in un dipinto di strada? Lo puoi fare solo a sei anni. Voglio dire, ne abbiamo visto di cose assurde e fantastiche da quando siamo entrati a Hogwarts, no? Eppure non è la stessa cosa. Non è così… magico.”, che mi è entrato davvero sotto la pelle e la scena del funerale, con i pensieri di Harry che vagano verso Dobby, Edvige e Fred. Anche lo sviluppo del prompt è azzeccato, perché tra Harry ed Hermione non succede effettivamente niente. È solo ed esclusivamente una cenetta tra migliori amici. La grammatica è buona, senza errori eclatanti (eccezion fatta del verbo “visto” nella citazione precedente, che andava scritto “viste”) anche se consiglio di rivedere un attimo la punteggiatura e l’impaginazione. Lo stile è adatto alla storia, senza buchi, senza artifici stilistici, senza esagerazioni enfatiche. Forse il problema di questa storia sta proprio nel “senza”: è senza il pairing, è senza uno stile definito, senza sviluppi originali… Senza niente, insomma. È gradevole da leggere, ma ha pretese talmente basse che alla fine sono poche le cose che permettono di ricordarla.
Correttezza grammaticale – 9/10Padronanza stilistica – 7/10Originalità nello sviluppo del/i prompt – 7/10TOTALE: 23/30
MEDIA: 7.7
DI PRIMI GIORNI DI LAVORO E DI FATTURE TESTEDARIA di Leireel
Giudizio di Alexiel MihawkGiudizio: la storia non ha uno sviluppo lineare, quello evidenziato tra i due protagonisti è un rapporto di amicizia più che sentimentale, l'ultima parte, in cui Harry chiede ad Hermione di uscire con lui sembra quasi inserita apposta per dare un leggero imput alla coppia, ma è assai forzata, quasi tirata per i capelli. Il rapporto tra i personaggi è estremamente credibile, tuttavia non si capisce bene come mai Hermione debba improvvisamente arrossire o imbarazzarsi per un abbraccio di Harry, cosa c'era di diverso dal solito? Dai soliti abbracci? Il gesto di Harry è stato così romantico o significativo? A giudicare dal contenuto del racconto non sembra che il rapporto si evolva in modo particolare, probabilmente con un paio di pagine in più sarebbe risultato più credibile.
Correttezza grammaticale – 5/10l'errore più grave che riscontriamo nel racconto è un congiuntivo mancato, la dicitura corretta è: avesse.
Perché altrimenti non poteva proprio spiegarsi com’è che aveva raccolto il coraggio di chiederglielo.Troviamo poi l'eccessiva ripetizione del nome “Harry” nella lettera che viene scritta da Hermione; seppur comprensibile la scelta di ripetere il nome per enfatizzate il contenuto bisogna pur sempre ricordarsi che si tratta di ripetizione, inoltre un personaggio come Hermione non avrebbe mai scritto una lettera, seppur breve, in cui potessero comparire anche le minime sviste sintattiche. Ricordiamo che il linguaggio scritto è molto diverso da quello parlato ed è molto difficile che in una breve missiva venga ripetuto più volte un nome proprio, come accade invece durante una conversazione diretta tra due persone.
Ci sono poi alcune sviste di punteggiatura, mancano alcune virgole in presenza di vocativi, si riscontra l'uso scorretto dei puntini di sospensione (e la mancanza di spazio tra essi e la parola successiva), l'uso della parentesi tonda all'interno di un inciso segnalato dal trattino e un piccolo errore di battitura.
– io ho già iniziato a riscrivere tutto, ma mi serve il tuo aiuto per decifrare i tuoi appunti (tra l’altro, Harry, la tua calligrafia è peggiorata in maniera vergognosa).
nel suo nuovo ufficio…Tutto
a scendere da letto,Ricordiamo che il trattino ha una funzione molto simile a quella della parentesi tonda, tanto che di solito viene usato al posto della stessa, l'uso di una parentesi tonda all'interno di un inciso del genere è errore in quanto si dovrebbe avere una parentesi quadra; inoltre viene notevolmente spezzato il senso della frase. Per quanto riguarda invece l'uso dei puntini di sospensione cito direttamente dall'accademia della crusca:
I puntini di sospensione si usano sempre nel numero di tre, per indicare la sospensione del discorso, quindi una pausa più lunga del punto. Padronanza stilistica – 8/10L'autrice sceglie di utilizzare uno stile molto semplice e leggero che si sposa bene con il contenuto delicato della storia, alcuni termini risultano, tuttavia, inadatti al contesto, vezzeggiativi quali:
sveglietta; o termini propri della lingua anglosassone come:
Okay. La scelta stilistica di utilizzare ripetizioni a fine enfatico non sempre appare la migliora in quanto in alcuni punti – soprattutto nel finale – le ripetizioni diventano quasi pesanti e forzate, soprattutto là dove al lettore sembra che siano messe solo per dare una leggera sfumatura Auror alla storia.
Originalità nello sviluppo del/i prompt – 8/10Il prompt viene rispettato, anche se non è il punto centrale della storia né compare una qualche descrizione particolare relativa al “primo giorno di lavoro”. Tuttavia l'uso che ne viene fatto è originale, in quanto è una delle motivazioni secondarie che portano al quasi crollo nervoso di Hermione e che poi portano all'invito a cena di Harry. Si sarebbe indubbiamente potuto sviluppare maggiormente, ma l'autrice guadagna punti per l'originalità con cui ha scelto di inserirlo.
TOTALE: 21/30
MEDIA: 7
Giudizio di Poison SpringCorrettezza grammaticale – 7.5/10due ore prima di quando effettivamente la sua sveglietta tascabile (regalo di Hermione, ovvio) doveva di regola iniziare a trillare - condizionale, non indicativo.
e Harry, non possiamo permetterci di fare - vocativo, manca una virgola
All’altezza della sottolineatura su urgentemente la penna aveva fatto un buchino nella pergamena - manca una virgola (e avrei messo “urgentemente” tra virgolette)
E se fossi in te mi sbrigherei - manca una virgola prima della protasi.
poi immaginò la reazione di Hermione, e si affrettò verso il bagno a sistemarsi. - virgola mancante dopo il poi e nel posto sbagliato
il tavolo era coperto da tomi voluminosi che parevano essere stati scaraventati in un momento di foga - manca una virgola prima della relativa
Aveva lo sguardo spiritato, e per un attimo gli fece paura. - virgola prima di e
Dobbiamo consegnare la relazione entro oggi, ed è tutta da rifare - come sopra
Al momento quello che mi preoccupa maggiormente è la tua sanità mentale - manca virgola dopo avverbio di tempo.
A patto che mi prometti che non rimaneggerai più quella relazione - a patto che tu mi prometta. La forma corretta vuole il congiuntivo.
suo nuovo ufficio…Tutto quello - manca uno spazio
– il profumo dei suoi capelli, il modo con cui si era stretta a lui. - inciso non chiuso e forma non corretta: il modo in cui, non con cui.
Padronanza stilistica – 7/10Nessuna nota particolarmente rilevante. Estremamente coerente sia per quanto riguarda il lessico che per quanto riguarda la costruzione. Semplice ma non povero, con qualche eccesso di forme colloquiali che sfociano talvolta in errori evitabili.
La giornata, doveva ammetterlo, non iniziò esattamente come sperato. - meglio invertire i modi: La giornata, dovette ammetterlo, non era iniziata esattamente come sperato.
Non apprezzo particolarmente l’uso delle parentesi né della sottolineatura - per quanto di quest’ultima comprenda la ragione grafica.
lo sguardo disapprovante del volatile - stona. Meglio “lo sguardo di disapprovazione”
Originalità nello sviluppo del/i prompt – 7/10Bene per quanto riguarda il primo giorno di lavoro, non particolarmente originale ma comunque ben centrato. Meno per la fattura testadaria, che, per quanto simpatica, non si inserisce in maniera altrettanto armoniosa.
TOTALE: 21.5/30
MEDIA: 7.2
Giudizio di RekishiGiudizio: La storia è semplice, carina e il prompt finora è quello meglio sviluppato. Ma voglio iniziare parlando della grammatica che è molto buona. Gli errori riscontrati sono: “
Scusami tanto se mi preoccupo di fare bella figura nel nostro primo giorno di lavoro”, dove doveva esserci un “il” al posto di “nel” e questo passaggio:
“
Non c’era altro modo di spiegarsi, altrimenti, come non riuscisse a fare altro che fissare quelle labbra…
Che pensare di baciarle…”
Qui bastava “pensare”, senza il “che” davanti.
Passando ad altro, direi che lo stile è il punto di forza e allo stesso tempo di debolezza della storia. Da un lato è semplice, privo di artefatti e molto ironico. Ricalca molto lo stile della Rowling stessa, con battute e struttura davvero molto simili. Tuttavia, non sapendo se è un effetto voluto o proprio il tuo modo di scrivere, non so se considerarlo una debolezza per mancanza di personalità stilistica, o un’abilità ottima nel rendere i personaggi. In ogni caso è scorrevole e apprezzabile e rende bene una trama che, mi duole dirlo, è senza pretese e incompleta. È una di quelle storie che puoi leggere per passare il tempo, ma che di sé non lascia niente se non una forte sensazione di incompiutezza. Ho avuto l’impressione che ci fosse altro da dire su quel primo giorno di lavoro, ma che sia stato tagliato o per fretta o peggio per disinteresse. Insomma, non mi ha lasciato alcuna sensazione né ricordo. Un encomio, anche se fuori giudizio, l’IC: è perfetto e non ho potuto fare a meno di pensare che Hermione era proprio la Hermione dei libri. Complimenti.
Correttezza grammaticale – 8/10Padronanza stilistica – 7.5/10Originalità nello sviluppo del/i prompt – 9/10TOTALE: 24.5/30
MEDIA: 8.1
LIQUORI, DOLCETTI E FANTASIE di Sophie_85
Giudizio di Alexiel MihawkGiudizio: l'idea di partenza attorno alla quale si sviluppa la storia è buona, l'idea di sviluppare gli eventi per poi mostrare al lettore che non si trattava altro che di un sogno dei personaggi è un espediente narrativo valido e interessante. Tuttavia la storia non brilla per originalità, certi elementi sembrano essere stati posti nella storia per caso, per giustificare l'avvicinamento di Harry ed Hermione, quindi ci viene accennato il fatto che entrambe le loro relazioni si sono concluse, che entrambi lavorano al ministero, che Hermione prova tutt'ora un senso di inadeguatezza e inferiorità dei confronti di Lavanda. Quello che lascia un po' sconcertati è Hermione ai fornelli, ma l'autrice riesce a giustificare il leggero OOC della prima parte della storia trasformandola in una fantasia di Harry.
Correttezza grammaticale – 7/10La maggior parte degli errori che si ritrovano sono legati alla punteggiatura, incisi mancati, perdita di una lettera, maschile al posto del femminile, singolare al posto del plurale, minuscola al posto della maiuscola: tutti errori di distrazione.
era così stanco che quando aprì la porta della sua casa a Grimmauld Place, tirò letteralmente un sospiro di sollievo.
tra i capelli; ovunque.
Hermione non scoprì mai in cosa ti trasformava perché Harry si interruppe al’improvviso come folgorato e, alzandosi in piedi, esclamò: “Giusto!”
tra i capelli; ovunque.
Hermione non si era fatta male realmente e adesso era riuscito a bloccarlo
incredibilmente giusto. conSi riscontra poi l'uso errato del termine “dove”, che indica un luogo, per unire due coordinate, sarebbe stato meglio girare la frase e unirla con un “che”:
agitava la mano a mezz’aria dove probabilmente si era appena scottata.Più avanti si trova un verbo in forma errata, l'autrice usa il passato remoto al posto del trapassato prossimo con cui ha iniziato la frase:
Li aveva visti innamorati e felici, ma dopo la guerra, quando tutto tornò alla normalità,Padronanza stilistica – 7/10Lo stile è lineare e pulito, non vi compaiono termini particolarmente ricercati, ma l'autrice non si limita nemmeno ad utilizzare un linguaggio semplice, si prodiga a cercare sinonimi e si vede il tentativo fatto nel comporre periodi articolati composti da più parti diverse. L'uso delle virgolette per il discorso diretto crea una leggera confusione quando all'interno dei dialoghi compaiono delle citazioni. Talvolta l'uso di termini simili enfatizza eccessivamente le descrizioni creando in alcuni punti ripetizioni di significato che appesantiscono leggermente la lettura. Quello che si nota è, ogni tanto, l'uso di taluni termini leggermente a sproposito, Harry non può sentire nell'aria una “nota alcolica” perché una nota non ha odore; alcuni termini poi sono usati correttamente ma stridono con il resto della frase “non è patito”, che sembra quasi non essere riferito a una passione per i dolci, quanto più al fatto che ne mangia così tanti che non ne sente la mancanza. Insomma qualche piccola incongruenza, qualche enfatizzazione di troppo, ma nel complesso uno stile lineare e pulito.
Originalità nello sviluppo del/i prompt – 8/10Il prompt scelto è stato sviluppato in modo originale e i pasticcetti svenevoli sono stati inseriti all'interno della storia in modo interessante e divertente, tanto che fino alla fine il lettore non si rende bene conto di cosa sia successo. L'idea di attribuire loro la “colpa” per gli eventi accaduti non è forse tra le più originali, ma è sicuramente un escamotage degno di nota, che rende la storia più interessante e piacevole.
TOTALE: 22/30
MEDIA: 7.3
Giudizio di Poison SpringCorrettezza grammaticale – 5/10Harry era così stanco che quando aprì la porta della sua casa a Grimmauld Place - manca una virgola prima della subordinata temporale.
Nel momento in cui aprì la porta della stanza fu investito da un odore dolce e vanigliato - manca una virgola dopo la subordinata temporale.
agitava la mano a mezz’aria dove probabilmente si era appena scottata - manca una virgola prima della subordinata.
sopra a quello - la preposizione è superflua.
perché doveva fare non aveva capito cosa, e il suo appartamento aveva il forno rotto. - la virgola prima della congiunzione è un errore.
Si stravaccò sulla sedia come a enfatizzare - manca una virgola prima della subordinata.
Mentre tu li assaggi intanto vado a levarmi la tua felpa - manca una virgola dopo la subordinata temporale.
Sotto la felpa si scoprì che aveva in effetti un vestito color crema - manca una virgola dopo «felpa».
non molto elaborato ma comunque raffinato - manca una virgola prima dell’avversativa.
le sottolineava morbidamente la figura arrivando appena sopra il ginocchio - manca una virgola, prima della subordinata implicita.
Era stato un piccolo shock quando aveva capito che al suo migliore amico piaceva - manca una virgola prima della subordinata temporale.
Un po’ come lui e Ginny del resto. - manca la virgola, dopo «Ginny».
per prenderla al volo prima che cadesse per terra. - manca una virgola, prima della subordinata temporale.
schivando per un pelo una dozzina di uova che stavano passando rasenti alla sua testa - manca una virgola prima della relativa.
gli borbotto - presumo sia un errore di battitura. Borbottò.
Improvvisamente una consapevolezza - manca una virgola dopo l’avverbio.
Ma Hermione non scoprì mai in cosa ti trasformava - al di là della concordanza mancata, che mi sa più di errore di battitura, questa forma è eccessivamente colloquiale. Passa nel discorso diretto, ma decisamente non nella narrazione, dove la costruzione corretta vorrebbe il condizionale passato.
al’improvviso - errore di battitura, manca una L.
si rialzò in piedi saltellando e tra l’indispettita e l’eccitata disse - il complemento di modo, nello specifico, andrebbe racchiuso in un inciso. Mancano quindi due virgole.
Mentre lei correva di nuovo ad armeggiare con gli ingredienti, lui continuava a guardarla - non ti tolgo punti per questo, perché non è propriamente un errore, ma sarebbe stato più corretto l’uso del passato remoto nella proposizione principale.
Il ragazzo rimase per un po’ in silenzio e quando lei finì di montare le uova con gli altri ingredienti decise di sbilanciarsi - mancano due virgole, all’inizio e alla fine della subordinata.
Harry si teneva la pancia e quando la ragazza si girò, la risata crebbe di intensità. - manca una virgola prima della subordinata temporale.
Harry le si avvicinò sorridendo. - manca una virgola, prima della subordinata implicita.
Dai, non pensavo ti facessi male - no. La forma con il congiuntivo imperfetto va bene se l’azione - nello specifico il provare dolore - è vista come precedente al pensiero. Ossia:
«Ahia, non toccarmi, ho un livido!»
«Scusa, non pensavo ti facesse male.»
Nello specifico, il secondo che parla non pensava che il livido facesse male prima. Nel caso da te illustrato, il pensare è una previsione di qualcosa che accade dopo, quindi vuole il condizionale.
Si inginocchiò accanto a lei per esaminarle il piede quando, con la coda dell’occhio, vide un movimento repentino - per il giusto effetto di sequenzialità, il verbo della principale avrebbe dovuto essere al trapassato. (per es: si era appena inginocchiato... quando vide). Non tolgo punti, ma volevo specificarlo per completezza.
Hermione non si era fatta male realmente e adesso era riuscito a bloccarlo spingendolo a terra e montandogli sopra a carponi - Hermione - femmina - era riuscito. Concordanza sbagliata. Manca una virgola prima della subordinata implicita.
Harry guardo la mano di Hermione ferma sopra il suo viso - considero anche in questo caso la mancanza di accento un errore di battitura. Manca una virgola prima del complemento di luogo.
tenendole sempre la mano, lecco via l’impasto - leccò.
dita... una per una - dita è femminile al plurale ma maschile al singolare. Uno per uno.
Mentre attraversavano l’ingresso la tensione tra loro era quasi tangibile - manca una virgola alla fine della subordinata temporale.
Harry si voltò sorpreso. - manca una virgola dopo «voltò».
l’afferrò per la vita sospingendola per costringerla a salire - manca una virgola prima della subordinata implicita.
Il ragazzo stava per lasciare la stanza quando lei lo richiamò - manca una virgola prima della subordinata temporale.
Harry deglutì a vuoto, improvvisamente la tensione spezzata poco prima dagli elfi inghirlandati era tornata ad attanagliargli lo stomaco. - Cambiando i soggetti, la virgola dopo «vuoto» avrebbe dovuto essere per lo meno un punto e virgola. Mancano poi virgole dopo l’avverbio e dopo la subordinata implicita.
Con estrema lentezza le abbassò la chiusura lampo - manca una virgola dopo il complemento di modo.
l’accarezzo piano - accarezzò.
uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle. - manca una virgola prima della subordinata implicita.
in piedi vicino la porta - vicino alla.
disse quasi in un sussurro lei. - il complemento di modo andava racchiuso tra due virgole.
ma le parole gli morirono in gola perché Hermione aveva iniziato a camminare verso di lui - manca una virgola prima della causale.
la camicia [...] si aprì appena lasciando intravedere il pizzo - manca una virgola prima della subordinata implicita.
con una mano salì - manca la maiuscola dopo il punto e fermo e una virgola dopo «mano».
Modello Delux - la grafia corretta è deluxe.
Quando finì di tossire riuscì ad articolare - manca una virgola dopo la subordinata temporale.
Mentre sei svenuto ti permettono di avere fantasie - manca una virgola dopo la subordinata temporale.
Harry la guardò attentamente e da come giocava con l’orlo della gonna capì che stava mentendo - mancano le due virgole che dovrebbero racchiudere la subordinata.
Padronanza stilistica – 6/10Di certo non privo di coerenza, si mantiene su registri essenzialmente medio bassi, propri del linguaggio parlato. Alcune incertezze costruttive e alcuni stilemi troppo colloquiali rendono il tutto al tempo vivace e brioso, pervaso da una nota di noncuranza talvolta eccessiva. Nota di merito va alle parti brillanti che, sebbene non presentino un’eccessiva originalità, sono rese piuttosto piacevoli dal ritmo della narrazione. Viceversa, perdi terreno nei momenti emotivi e di leggera introspezione, dove il tuo stile non si esprime alla massima potenzialità. Uso talvolta eccessivo di avverbi - letteralmente, direttamente, praticamente, solamente, completamente - anche laddove non necessari.
Cadi talvolta nella confusione di soggetti.
si diresse direttamente - un esempio di quel che dicevo poco prima, corredato da ripetizione.
Nel momento in cui aprì la porta della stanza fu investito da un odore dolce e vanigliato, insieme ad una nota alcolica - per com’è scritta, pare che la nota alcolica venga investita assieme ad Harry.
agitava la mano a mezz’aria dove probabilmente si era appena scottata - la costruzione è di nuovo poco chiara: Hermione si è scottata la mano a mezz’aria? O agita a mezz’aria la mano che si è appena scottata?
perché doveva fare non aveva capito cosa - è troppo gergale, inserito nella narrazione. Molto meglio «chissà cosa».
Mentre tu li assaggi intanto vado - mentre/intanto equivale ad una ripetizione.
facevano bella mostra di loro nel lavello - si dice «far bella mostra di sé» anche al plurale.
Sotto la felpa si scoprì che aveva in effetti un vestito color crema - quest’uso dell’impersonale, assieme a questa costruzione, rende la frase assai contorta.
Era stato un piccolo shock quando aveva capito che al suo migliore amico - Anche qui, cadi molto nel parlato. In una forma scritta, sarebbe preferibile mantenere una coerenza di soggetti (Aveva avuto un piccolo shock, quando aveva capito che).
La guardò di nuovo e in quel momento, ricollegando la sua parlantina, le guance arrossate, l’odore che aveva sentito appena entrato, tutto assunse improvvisamente un senso. - non c’è nulla di veramente sbagliato in questo periodo, a parte il senso generale di confusione. All’inizio della frase il soggetto è Harry, poi segue un elenco di sintomi e infine il soggetto cambia. È disordinata.
Vampiro glitterato - ho provato a farmelo andare giù, davvero, ma proprio non mi riesce. Nonostante il tono scanzonato di tutta la storia, quell’aggettivo glitterato - lo so, è un neologismo - è proprio un pugno in un occhio. Avrei visto meglio un semplice “ricoperto di strass” o “luccicante” o che so io, ma glitterato, pur inserito in un discorso diretto, non va proprio.
l’impasto appiccicoso che aveva davanti praticamente esplose - un altro esempio di frase eccessivamente colloquiale. L’avverbio praticamente, volto a spiegare l’uso di un verbo così forte come «esplodere», avrebbe potuto essere evitato in favore di una costruzione meno low profile.
L’atmosfera di scherzo - un semplice scherzosa, se non giocosa, avrebbe dato al tutto un effetto meno raffazzonato.
Era quasi un sospiro - non l’ho elencato come errore grammaticale per motivi più che ovvi: non lo è. Tuttavia, sarebbe stato meglio «fu».
Dopo una lunga e fredda doccia - sono minuzie, queste, ma, se ho inteso in maniera corretta, qui tu stai usando la classica «doccia fredda», indi sarebbe stato bene mantenere la formula inalterata.
guardandolo seminascosta dalla busta del ghiaccio che aveva poggiata sulla fronte - anche qui, ti perdi in una costruzione caotica, che sarebbe stato meglio semplificare.
Originalità nello sviluppo del/i prompt – 8/10Hai utilizzato il prompt in maniera efficace e mi è piaciuto molto l’effetto sorpresa del finale, dove addirittura i tuoi «pasticcetti» sono diventati un elemento fondante senza il quale la storia non avrebbe avuto lo stesso svolgimento.
TOTALE: 19/30
MEDIA: 6.3
Giudizio di RekishiGiudizio: l’inizio era promettente. L’inizio, per il resto fa onore al nome della coppia: Harmony. Utilizzi il pretesto più vecchio del mondo (l’alcol) per far svelare i sentimenti dei due protagonisti, ma se non altro ti sei risparmiata la scena di sesso che avrebbe trasformato la storia in un completo cliché. In ogni caso, come ho già detto, l’inizio era davvero promettente, almeno in fattori di puro divertimento ironico. Insomma, la scena di Hermione alle prese con la cucina e in crisi perché i babà di un’altra ragazza sono migliori dei suoi era davvero comica. L’unico dubbio: Harry è cresciuto fra i babbani e non sa cosa sono i babà al rum? Mi pare un po’ illogico, anche se dubito che da bambino fosse dedito all’alcol, sia pure nei dolci. Per il resto, il prompt è reso bene, anche perché ho dovuto rileggere la storia due volte per capire dove finiva il sogno e cominciava la realtà. La grammatica è buona, attenzione ad alcune virgole fuori posto, e lo stile è classico. Ogni tanto ti concedi qualche volo pindarico a livello stilistico che stona leggermente col resto della struttura.
Correttezza grammaticale – 9/10Padronanza stilistica – 7/10Originalità nello sviluppo del/i prompt – 8/10TOTALE: 24/30
MEDIA: 8
III posto - Liquori, dolcetti e fantasie di Sophie_85 con un punteggio totale di 65/90
II posto - Di primi giorni di lavoro e fatture testedaria di Leireel con un punteggio di 67/90
Nel girone Harmony vince Un grosso gatto o una tigre piccola di Jaybree88 con un punteggio totale di 70/90!